Posso farti una domanda? Come ti senti quando riesci a rompere le righe e liberare i pensieri come stormo di uccelli che pennella traiettorie veloci nel cielo? Quando puoi volare in uno spazio sospeso dove poter concedere alla tua verità di uscire dalla gabbia del condizionamento?

Siamo così spesso vittime di pregiudizi radicati nel fertile humus della società che abitiamo, al punto che noi stessi ci guardiamo dentro con la lente del giudizio, precludendoci la possibilità di far venir fuori il nostro sé autentico.

Vale per le persone e vale anche per le aziende, spesso incatenate al giogo degli obiettivi, delle prestazioni, dei KPI. Perché il mercato lo richiede.
Guardiamo a numeri da raggiungere e ci dotiamo di strategie e strumenti per arrivarci a tutti i costi. Soddisfiamo i parametri di prestazione che il mercato impone e guardiamo sempre avanti al prossimo traguardo da raggiungere, spesso, però, noncuranti di quel che accade dentro.
Avvicinando lo sguardo e volgendolo al cuore del nostro brand, infatti, potremmo accorgerci che la sua anima è rimasta soffocata sotto i numeri.

quattro carte da gioco che rappresentano un poker d'assi.

Regola del gioco

Al tavolo della progettazione ci piace metterci comodi insieme all’azienda con l’invito a giocare la partita del brand a carte scoperte.
Per noi questa è l’unica regola del gioco. Ed è l’unico gioco in cui tutti si è parte della squadra che vince. Senza dubbio in campo serve schierare il coraggio di disvelare la verità, anche se ci può sembrare debole, scontata, ridicola, fuori luogo o fuori tempo.

Abbiamo continuamente prova di quanto sia edificante sospendere ogni giudizio e lasciar affiorare ogni tratto identitario del brand. Senza questo passaggio un’azienda è solo azienda, non è brand. Ma è il brand il germe della relazione con le persone. È del brand che ci innamoriamo. E spesso poi scopriamo che la sua leva di attrazione era celata proprio tra le maglie del giudizio.

Vale per l’azienda e vale ancor più per i prodotti che vende, accolti nelle mani e nelle case della gente, se prima sono stati in grado di entrare nel cuore.
Tutti amiamo comprare cose in cui riconosciamo un’anima. Quell’anima è espressione di autenticità. E non si può essere autentici se non si gioca a carte scoperte, se non ci nutriamo noi brand per primi di quell’anima vera per poi raccontarla, farla vedere e sentire attraverso il risultato del nostro lavoro.

Far vibrare un cuore umano è il nostro parametro di prestazione preferito. Non immediato da tradurre in numeri, ma in assoluto il più potente.