Siamo designer e ci siamo formati a Milano. Questo fa sì che per noi “da cosa nasce cosa” sia subito da riferire a Bruno Munari, uno dei più grandi maestri di design, vissuto a Milano ma che ha lasciato un segno bellissimo e solare in tutto il mondo.

Questa è stata anche la leva che ci ha spinti a tornare in città per l’edizione del Ted X che ha adottato l’espressione munariana come titolo. La formula del Ted X è di per sé entusiasmante: un tema pilota e una serie di speaker provenienti dai settori più disparati invitati a portare sul palco, in una manciata di minuti, la propria chiave di lettura di quell’argomento.

Un Ted X è come una stazione di scambio dalla quale si esce sempre con una vagonata di stimoli, riflessioni, punti di domanda… si esce cresciuti. L’edizione dello scorso ottobre non è stata da meno e ha piantato nuovi semi nel fertile terreno delle sensibilità bendisposte a lasciarsi fecondare.

Da cosa nasce cosa: scatola regalo che aprendosi ne rivela un'altra, che aprendosi ne rivela una terza

La responsabilità del talento

È davvero così: da cosa nasce cosa… Da uno stimolo nasce un barlume, da una domanda ne derivano cento, da una provocazione si innesca un processo di innovazione… e la cosa più bella è che ognuno di noi può far nascere qualcosa. Possiamo essere strumento di conoscenza, veicolo di entusiasmo, possiamo muovere il pensiero… abbiamo tra le mani un potere gigantesco che non sappiamo riconoscerci. Abbiamo poi una grande responsabilità: quella del nostro talento.

L’intervento della giornata di Ted X che mi ha smosso più di tutti entrando con garbo nell’anima, per poi sedimentare ed espandersi come un respiro a pieni polmoni, è stato quello affidato all’eclettica e raffinata Drusilla Foer. Con l’eleganza che la contraddistingue, ci ha presi idealmente per mano e ci ha condotti con leggerezza tra le sue riflessioni per farci approdare, con occhi curiosi e senso di fanciullesca meraviglia, alla responsabilità del talento. Un concetto che porta in sé consapevolezza, onestà, rispetto, relazione, azione, impegno… ma lei lo racconta così bene che ti invito a guardare il video qui.

Indietro non si torna

L’hai visto? Hai lasciato entrare le sue parole, paure, pianti, cipolle e risotti? E dimmi… ora come ti senti?
A noi è successa una cosa quasi magica: i nostri occhi si sono illuminati di una luce nuova, ci siamo scambiati un sorriso che aveva la curva tremante dell’emozione e, senza proferire parola, ci siamo detti tutto. Dentro quel silenzioso tutto c’era la gioia di aver ricevuto una conferma speciale, c’era uno sguardo nuovo rivolto dentro di noi e soprattutto c’è oggi una responsabilità rinnovata e rinforzata che guida i nostri passi. Un po’ come accendere un faro quando il sentiero sembra farsi buio. Una luce piena di energia e vita.

Facciamoci questo regalo allora, in occasione del Natale: mettiamo sotto l’albero la consapevolezza del nostro talento, qualunque sia, apriamolo a noi stessi e al mondo, diamogli voce e vediamo cosa succede… perché da cosa nasce cosa, sempre.